A me sì. "Il Maestro e Margherita" non è stata una lettura facile, non è un libro della Yoshimoto (scusa Banana tvb) che si può leggere nei momenti di blocco del lettore con la testa tra le nuvole, ma ha bisogno di tanta attenzione.
Bulgakov è stato il mio primo autore russo e l’incontro è stato un po’ traumatico: non sapevo nulla su di lui o sul libro, non sapevo che i russi usassero più nomi per riferirsi ad una sola persona, non mi aspettavo un libro così onirico e surreale.
Terminati i primi capitoli ho avuto la sensazione di star leggendo qualcosa di unico e mi sono emozionata, ho riconosciuto immediatamente il potenziale del libro.
Poi però i personaggi hanno cominciato ad aumentare, la mia testa non abituata ai nomi russi ha iniziato a confonderli e ho finito per passare tutta la prima parte a chiedermi perché non riuscissi a capire la storia, ho pensato di non dare la giusta attenzione alla lettura e ho dato la colpa alla vecchia traduzione dell’edizione in mio possesso quando in realtà l’unica cosa che dovevo fare era smetterla di cercare di dare un senso a ciò che stavo leggendo e lasciarmi andare.
Un volta abbandonata alla lettura e arrivata alla seconda parte del romanzo, tutto è cambiato ed è entrata in scena Margherita che potrei definire il mio personaggio preferito. Mi hanno colpito la sua tenacia e indipendenza, il suo amore per il Maestro, il suo essere disposta a tutto pur di riaverlo. È stato emozionante volare insieme a lei per le strade di Mosca, partecipare alla festa del diavolo, incontrare gatti parlanti e il finale inaspettato mi ha davvero colpito.
I capitoli su Ponzio Pilato invece valgono da soli tutto il libro, geniali.
Ci sono tante chiavi di lettura, parallelismi tra la vita del Maestro e quella di Bulgakov stesso ma anche tra Woland e il Maestro, l’opposizione fra bene e male e critiche alla società nascoste egregiamente in questa storia in cui allucinazione e realtà si mescolano.
Sento già il bisogno di rileggerlo con mente più fresca e consapevole. Sicuramente una lettura da fare almeno una volta nella vita!