Se i gatti scomparissero dal mondo – Kawamura Genki
«I gatti non hanno alcun bisogno di noi esseri umani, siamo noi che abbiamo bisogno di loro!»
Un uomo disilluso, che vive con la sola compagnia del suo amato gatto Cavolo, scopre di avere un tumore al cervello e che gli resta poco da vivere… se non fosse che il diavolo si presenta a casa sua offrendogli un patto difficile da rifiutare: per un giorno di vita in più deve accettare di far scomparire per sempre qualcosa dal mondo.
Dopo aver letto molte recensioni insoddisfatte, mi sono approcciata a questo libro senza particolari aspettative e l’ho divorato.
Questo breve romanzo mi ha fatto ridere quanto piangere tanto da guadagnarsi un posto speciale nel mio cuore. Lo stile di scrittura mi ha permesso fin da subito di entrare in sintonia ed immedesimarmi con il protagonista che narra in prima persona con tono ironico e sarcastico facendo anche geniali riferimenti a libri e anime come “Io sono un gatto” di Sōseki e Doreamon.
Tutto qua dentro è assurdo e satirico a partire dalle sembianze del diavolo stesso che si presenta con gli occhiali da sole e la camicia hawaiana, che si mette a giocare con Cavolo, che dice di destare le illustrazioni che lo raffigurano con le corna e che viene soprannominato “Aloha” dal protagonista. Gli scambi di battute tra i due sono esilaranti.
Ho amato Cavolo con il suo modo forbito di esprimersi, ho invece pianto fiumi di lacrime leggendo la storia della madre del protagonista e del gatto Lattuga.
E’ un libro che fa riflettere tanto sull’egoismo umano, sull’incomunicabilità e sulle piccole cose che diamo per scontante: il protagonista vive di rimpianti e pur di allungare la sua vita è disposto a far scomparire telefoni, film, orologi e perfino i gatti ma ogni oggetto, anche il più insignificante, è legato ai suoi ricordi e alle emozioni che lo hanno reso la persona che è.
Un libro breve ma intenso che mi ha lasciato una sensazione di vuoto dopo averlo finito, lo consiglierei davvero a tutti anche perché si legge in poche ore!
⭐⭐⭐⭐,5/5