Questo anno è
finalmente giunto al termine ed è tempo di bilanci! Se c’è una cosa che è
andata bene in questo 2020 sono le letture: dopo un anno di blocco
(maledetti anime e serie tv!) sono tornata a leggere in quarta e sono
arrivata a quasi 80 titoli che includono libri, manga e graphic!
C’è
da dire che quest’anno è stato epico anche per la quantità di titoli
accumulati nella pila della vergogna che ormai ci metterò anni a
smaltire… in mia discolpa posso dire che sono stati quasi tutti scambi e
che quindi ho speso pochissimo! Comunque buono proposito per l’anno
nuovo: non acquistare o scambiare più libri o al massimo concedermene
solo uno al mese. (Ce la faranno i nostri eroi? Voce narrante: no)
Ma arriviamo al dunque-
Best books del 2020, ovvero gli unici ad aver meritato 5 stelle:
- La canzone di Achille: questo merita proprio il primo posto nel mio
cuoricino. Troppe lacrime, troppa sofferenza ma impossibile da
dimenticare. Se non lo avete ancora letto non so cosa stiate
aspettando!
- Norwegian Wood: questa è una rilettura, non so
se sia barare perché è il mio libro preferito di sempre che mi ha fatto
più male della prima volta.
- Kokoro: tanta introspezione, tante emozioni e riflessioni, un Sōseki diverso che mi ha fatto profondamente innamorare.
- Se i gatti scomparissero dal mondo: inizialmente gli avevo dato 4,5⭐ ma
con il passare del tempo mi sono resa conto che mi ha lasciato più di
quanto immaginassi e che si merita anche lui le 5⭐.
Fin qui la lista potrebbe chiamarsi best piantini del 2020 ma ora arrivano i malati, non temete!
- Sotto il sole di mezzanotte: Higashino e i suoi thriller scoperta
dell’anno! Mamma mia quanta suspence, ansia ed emozione, semplicemente
perfetto!
- Rashōmon e altri racconti: storie macabre,
grottesche e di pazzia; sembra di perdere la testa insieme a quel matto
di Akutagawa! Povero, gli voglio bene #mustprotect
- La strana storia dell’isola Panorama: il primo Ranpo non si scorda mai! Forse non dovrei aggiungere altro dato quanto ve l’ho spammato ma vabbè, leggetelo: sangue, morbosità, utopia, che volete di meglio?