Doppelgänger, come i romanzi più onirici di Murakami, si dipana su due rami che pian piano si intrecciano fino a toccarsi. Da un lato seguiamo l’io narrante che, ritiratosi nella baia del padre per trovare ispirazione e risposte su se stesso, si imbatte in una coppia di inquietanti artisti; dall’altro conosciamo Ale, ex ragazzo del protagonista, che dopo aver abbandonato tutto e tutti si precipita a Tokyo in cerca del suo doppelgänger.
Alla vista del proprio doppio si associano spesso significati funesti: morte, malattia, cattiveria e Ale sa che dopo averlo visto non è più se stesso: gli manca qualcosa che gli impedisce di tornare alla sua vecchia vita, qualcosa che deve ritrovare ad ogni costo.
Seguendo le avventure dei due mi sono ritrovata da un lato in una baita sperduta in mezzo ai boschi dove succedono cose inspiegabili e sogni assurdi e nevrotici si sovrappongono ad una realtà ancora più sfaccettata, dall’altro in una Tokyo oscura dove tutto può succedere. Due luoghi lontanissimi e apparentemente scollegati ma in qualche modo si avvicinano sempre più grazie a parallelismi, misteri e strane visioni che assumono via via significati sempre più terrificanti e dove la ricerca del proprio doppio diventa la ricerca di se stesso.
Il lettore si trova così a brancolare nel buio in cerca di una verità inafferrabile per poi trovarsi davanti ad un finale aperto che lascia spazio a svariate interpretazioni.
Elementi fondamentali sono la sessualità e l’arte che si mescolano a tal punto da diventare indispensabili l’un l’altro e che sono la massima espressione di Theo e Maia, i due bizzarri artisti e personaggi più enigmatici del romanzo che lo rendono indimenticabile.
Da tanto non trovavo un libro che mi spingesse a divorare anche centinaia di pagine in una sera, che mi tenesse con il fiato sospeso e una sensazione di inquietudine e ansia tutto il tempo. Lorenzo Giacinti con il suo romanzo d’esordio non solo ha soddisfatto le mie aspettative ma le ha ampiamente superate trascinandomi in una storia in perfetto stile murakamiano che (sì, mi azzardo a dirlo) non ha niente da invidiare a quest’ultimo e che ho amato dalla prima all’ultima pagina.
Autore: Lorenzo Giacinti
Casa editrice: Porto Seguro EditoreAnno di pubblicazione: 2020
Pagine: 550
Prezzo: 22,90€
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