Di gatti astrologi, caffè e transfobia...


Mi risulta veramente difficile scrivere una recensione di questo romanzo perché se da un lato ne ho apprezzato l'originalità, dall'altro lato non capisco proprio come si sia scelto di pubblicarlo senza nemmeno un trigger warning e una prefazione che ne spieghi le problematiche.

Ma andiamo per punti.

Il caffè della luna piena è un libro coccola sulla scia dei libri come "Finché il caffè è caldo" e risulta abbastanza originale per il genere: gatti astrologi parlanti che gestiscono un caffè che si manifesta solo a chi ne ha bisogno, un po' come la Stanza delle Necessità!

Questi gatti leggono la carta astrale delle persone che incontrano, persone che sembrano aver smarrito la loro via, le aiutano e confortano.

Tuttavia, tuttavia....

Poteva essere un semplice libro coccola con gatti astrologi e caffè, e invece no, Mai Mochizuki ha deciso di strafare toppando completamente.

Sono dell'idea che per scrivere un libro queer e inclusivo sia necessario prima informarsi e capire bene ciò di cui si parla, altrimenti meglio non farlo e non fare figuracce, nonostante (e questo non lo metto in dubbio) le buone intenzioni.

Io purtroppo non ho letto l'originale in giapponese per cui non so se sia solo un errore di traduzione o proprio del libro in sé, ma mi chiedo come sia possibile che un personaggio transgender M2F sia misgenderato dall'inizio alla fine. Mi chiedo come cavolo sia possibile che venga deumanizzato con l'appellativo "un transessuale" anziché una PERSONA transgender e soprattutto come sia possibile che, sia la ragazza innamorata di lei, sia l'autrice stessa, continuino a parlarne al maschile usando il maschile "lui" subito dopo la sua affermazione "Proprio così, in realtà io sono sempre stata una femmina!”.

Per non parlare della confusione sulla differenza tra identità di genere e orientamento sessuale che anche quella non sembra essere molto chiara all'autrice.

Com'è possibile che nessuno l'abbia letto e ritenuto problematico da pubblicare nel 2024??

Mi spiace veramente giudicare l'intero libro da quello che alla fine è un dettaglio ma per me questa cosa è inaccettabile.