Diario di un seduttore

 

 

Honda Ichirō conduce una doppia vita: se da un lato è un lavoratore e un marito esemplare, dall’altro, non appena si allontana dalla moglie in provincia per lavorare nella capitale, si trasforma in un abilissimo corteggiatore in cerca della sua prossima preda e pur di catturarla è disposto a tutto, addirittura ad assumere un’identità fittizia e fingersi uno straniero. Inoltre, un po’ per gioco, un po’ per ricordare tutte le sue conquiste, Honda tiene un “Diario di un seduttore” in cui riporta per filo e per segno le sue tecniche di conquista e tutto ciò che sa sulla vita delle sue “vittime”.

“Vittime”, scritto però tra virgolette in quanto le donne che lui seduce non sembrano affatto essere delle donne passive e in balia degli eventi, non gli portano rancore e anzi ricordano quell’incontro con nostalgia, quasi come fosse l’unico evento degno di nota nella loro miserabile vita.

Tuttavia, pian piano tutte le conquiste di Honda finisco per essere uccise in modo misterioso. Honda è sicuro di non averlo fatto, per lui era sono un gioco, è un seduttore non un assassino! Tutti gli indizi però portano a lui, compreso il suo famoso diario che diventa una prova inconfutabile. Sembra che qualcuno voglia incastrarlo, ma chi?

“Diario di un seduttore” e un noir ambientato in una Tokyo notturna e squallida in cui la perversione si mescola alla disperazione, un libro che si divora in pochissime ore desiderosi di scoprire la verità. Verità che può inizialmente sembrare scontata ma che rivela un colpo di scena bomba sul finale che richiama anche “Residenza per signore sole”, altro famosissimo romanzo di Togawa Masako (anche più bello e magnetico di questo!)

L’unica pecca è che essendoci veramente pochi personaggi non si rimane poi così sorpresi chiunque sia il colpevole ma resta comunque un libro magnetico con una scrittura impeccabile!