Gli amanti della notte: un libro per riflettere


Irie è una donna sola, conduce una vita quasi da reclusa, monotona e banale senza spazio per le relazioni umane. Fa la correttrice di bozze e il suo approccio alla vita è proprio come quello al suo lavoro: non può permettersi emozioni. Le sue uniche piccole gioie sono quelle delle passeggiate notturne e dell’alcol, di cui non può più fare a meno per combattere l’ansia sociale. La sua vita ha però una svolta quando incontra Mitsutsuka, un insegnante che le fa addirittura venire voglia di truccarsi o andare dal parrucchiere, che si insinua pian piano nella sua solitudine.

 

Kawakami Mieko per me è una garanzia ma appena terminato questo libro mi sentivo molto dubbiosa: la protagonista non è riuscita a farmi empatizzare particolarmente, è apatica e passiva, tutto le scivola addosso. Tuttavia, una delle cose più belle dell’aver letto questo libro è stata quella di averlo fatto in compagnia. Gli amanti della notte è stata una delle letture che abbiamo condiviso con il bookclub #PaginedaYamato e poche volte c’è stata così tanta partecipazione e così tanto dialogo. Gli amanti della notte ci ha portato a discutere di rapporti umani e di falsità, di lavoro, di amore, della necessità di reagire davanti alla vita. Gli amanti della notte ci ha diviso: chi l’ha amato e chi l’ha detestato. Tutti avremmo preso a schiaffi la protagonista, intimato di svegliarsi ma allo stesso tempo tutti ci siamo ritrovati a gioire dei suoi piccoli passi avanti e in qualche modo abbiamo finito per affezionarci a lei.

 

Ecco, io credo che il bello di Kawakami Mieko sia proprio questo: divide ma unisce anche, fa riflettere e va metabolizzata, bisogna andare oltre le prime impressioni e cercare di capirla davvero.

 

Gli amanti della notte è un libro che parla di traumi e di solitudine, una solitudine alienante e profonda da far male da cui è difficile uscire tanto da cadere in depressione e isolarsi. Gli amanti della notte parla di chi non riesce ad adattarsi alla società, a chi si sente diverso, a chi ha avuto tanti rapporti sbagliati.

 

Credo che questo libro non sia un libro semplice e nemmeno per tutti. È un libro apparentemente senza trama che però arriva molto di più di tanti libri complessi. Per leggerlo bisogna saper superare le parti più monotone che rispecchiano il tipo di vita che conduce la protagonista e ci vuole tanta empatia. Io più ci penso e più mi convinco che sia un libro intimo e introspettivo che merita di essere letto.