Il vampiro di Edogawa Ranpo: se ami i noir adrenalinici questo libro fa per te!


Non è un segreto, Edogawa Ranpo è uno dei miei scrittori preferiti di sempre: maestro del noir e mistery giapponese è uno degli scrittori che consiglio sempre a chi vuole avvicinarsi alla letteratura giapponese. Anche in questo caso non mi ha affatto deluso.

In questo romanzo ritroviamo il geniale detective Akechi Kogorō, questa volta alle prese non con uno ma più crimini e tutti ruotano intorno alla bellissima e misteriosa vedova Hatayanagi. Rapimenti, sparizioni, omicidi e morti misteriose, chi c’è dietro a tutto questo?

La cosa che contraddistingue questo romanzo da altri, a mio avviso, è una trama talmente intricata, travolgente e ricca di colpi di scena che si fa addirittura fatica a seguirla. Ciò fa sì che il romanzo sia non solo adrenalinico ma anche assolutamente imprevedibile e a tratti molto inquietante. Seguiremo Akechi in un inseguimento infinito, in una sfida avvincente e intellettuale in cui criminale e investigatore sembrano essere sempre sullo stesso livello e non appena è uno o l’altro a prevalere, i ruoli si invertono nuovamente.

Bambole inquietanti, luoghi abbandonati, statue che nascondono segreti indicibili, stanze chiuse dall’interno e ingegnosi travestimenti sono quello che troverete in questa storia da cui sarete incapaci a staccare gli occhi. Ranpo è un maestro nel raccontare gli aspetti più oscuri dell’animo umano e anche questa volta c’è riuscito con maestria mescolando orrore, disgusto, grottesco ed erotico. Ranpo descrive scene raccapriccianti senza omettere dettagli creando così una storia di vendetta malata e disturbante che mette i brividi e che ovviamente non posso che consigliare agli amanti di questo pazzesco autore.

D’altra parte, non consiglio questo libro come primo approccio a Ranpo: innanzitutto poiché presenta alcune scene un po’ assurde che possono far storcere il naso ma anche perché, come suo solito, Ranpo è autoreferenziale e ironico e anche qua cita delle sue opere antecedenti (vedi: La poltrona umana e altri racconti) e accorgersi di questi piccoli stratagemmi fa sorridere e apprezzare ancora di più la lettura.