Alice, Dorothy & Wendy || Review Party

Buongiorno, oggi vi parlo di un libro (anzi due!) che ho amato e che ho letto per la quinta e ultima tappa del review party di "Alice, Dorothy & Wendy" organizzato da Milena in collaborazione con la Mondadori Oscarvault e altre colleghe bookblogger.

Questo meraviglioso Drago comprende: Alice nel paese delle meraviglie, Alice attraverso lo specchio – e quel che vi trovò, Il meraviglioso mago di Oz, Peter Pan nei giardini di Kensington e Peter e Wendy.

Questa edizione è inoltre impreziosita da meravigliose illustrazioni che arricchiscono e rendono ancora più piacevole la lettura.

Titolo: Alice, Dorothy & Wendy

Autori: Lewis Carroll, L. Frank Baum, James Matthew Barrie

Casa editrice: Mondadori Oscarvault

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 540

Prezzo: 25€

Potete acquistarlo qui! 

Trama: Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l'amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l'occasione per rileggere i tre romanzi - "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie", "Peter Pan" e "Il Mago di Oz" -, cogliendone la grande modernità.

Insieme a questo libro è uscita anche la graphic novel Cheshire Crossing di cui potete trovare la mia recensione qui!

 

Per questo Review party io ho scelto di leggere la storia di Alice!

Autore: Lewis Carroll

Titoli originali: Alice’s Adventures in Wonderland; Through the Looking-Glass, and What Alice Found There

Anno di pubblicazione: 1865 e 1871

 

Ma perché ho scelto proprio Alice? Ho sempre amato Alice e la sua storia, sono cresciuta con il cartone animato e mi sono innamorata ancora una volta di quel mondo incantato quanto pericoloso, popolato da strani personaggi e animali parlanti (Stregatto sei sempre nel mio cuore!) grazie ai film. Ho sempre voluto recuperare i libri, capire da dove è nato tutto e questa era l’occasione perfetta!

 

Oltre ad essere affascinata dal Paese delle meraviglie, Alice è uno dei miei personaggi femminili preferiti. Ora direte che sono pazza ma ho sempre sentito una certa affinità con il suo personaggio e per quanto molti la definiscano stupida e molto ingenua io la trovo brillante. Penso che Alice sia molto più matura di una bambina della sua età, non ho mai trovato i suoi ragionamenti insensati e non l’ho mai trovato irritante, anzi, penso proprio che sia l’unica a ragionare un minimo in quel mondo di pazzi! Inoltre, dobbiamo ricordarci che è una bambina ed è quindi ovvio che faccia ragionamenti consoni alla sua età… non faccio fatica a immaginarmi nel Paese delle meraviglie e a rispondere alle strane domande dei suoi abitanti cercando di fare frase sensate, di far capire il mio punto di vista e di far ragionare tutti, fallendo, ovviamente.

Alice è una saputella, o forse si atteggia da tale, ma sicuramente ha tanta voglia di fare e di conoscere e soprattutto ha tanta tanta pazienza… beh sì, l’avrete capito, mi sento molto Alice e trovo che sia un personaggio assolutamente moderno.

 

Parliamo ora del Paese delle Meraviglie e dei suoi abitanti!

Lo sappiamo tutti ormai e più volte ci viene ripetuto, là dentro sono tutti pazzi. Ce lo conferma proprio il mio amato Stregatto in questo scambio di battute con la nostra eroina che ho trovato esilarante:

 

«Vorresti dirmi di grazia quale strada prendere per uscire di qui?»

«Dipende soprattutto da dove vuoi andare» disse il Gatto.

«Non m’importa molto…» disse Alice.

«Allora non importa che strada prendi» disse il Gatto.

«… purché arrivi in qualche posto» aggiunse Alice a mo’ di spiegazione.

«Ah, per questo stai pure tranquilla,» disse il Gatto «basta che non ti fermi prima.»

Alice trovò la risposta ineccepibile, e pertanto arrischiò un’altra domanda. «Che tipo di gente abita da queste parti?»

«In quella direzione» disse il Gatto agitando la zampa destra «abita un Cappellaio; e in quella» agitando l’altra zampa «abita una Lepre Marzolina. Puoi andare a trovare l’uno o l’altra, tanto sono matti tutti e due.»

«Ma io non voglio andare fra i matti» osservò Alice.

«Be’, non hai altra scelta» disse il Gatto. «Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.»

«Come lo sai che sono matta?» disse Alice.

«Per forza,» disse il Gatto «altrimenti non saresti venuta qui.»

 

E’ proprio questa pazzia, questo non-sense continuo che rende l’opera geniale e coinvolgente. Carroll ci porta dentro ad un mondo senza logica, visto dagli occhi di una bambina, che non risponde alle leggi dello spazio e del tempo (o a qualsiasi altra legge in realtà!) e noi ci ritroviamo spaesati e confusi ma profondamente affascinati da tutto ciò che ci circonda. Là incontriamo personaggi che parlano il rima, attraverso indovinelli e intricate poesie, bambini che si trasformano in maiali, gatti che sorridono, vespe con la parrucca, cappellai matti, regine completamente pazze che vogliono decapitare tutti e molti altri.

 

In  “Alice attraverso lo specchio – e quel che vi trovò” ho trovato la narrazione ancora più intricata e difficile da seguire, merito sicuramente delle innumerevoli poesie ma anche dal fatto che la scena non restasse nello stesso luogo per più di qualche pagina; ciò mi ha disorientato non poco, tanto da dover tornare spesso indietro per capire come si fosse arrivati proprio lì.

Infatti, soprattutto in questo secondo libro la dimensione onirica è particolarmente presente tanto da sembrare uno di quei sogni che scorrono veloci dove ci ritroviamo un momento in un luogo e il momento dopo in un altro, circondati sempre da persone diverse.

 

A tal proposito, mi è sorto spontaneo un paragone con uno dei miei autori preferiti giapponesi: Abe Kōbō che con il suo “Il quaderno canguro” (di cui potete trovare la mia recensione qui) ci porta nell’Oltretomba popolato da inquietanti demoni-bambini che recitano i sutra buddhisti e che è un mondo tanto strano e onirico quanto quello immaginato da Lewis Carroll.

 

Nonostante possano sembrare libri per bambini, penso invece che siano adatti a tutti e che abbiano la capacità di farci sognare e farci tornare un po’ bambini grazie all’immaginazione. Un classico immancabile!

 

Di seguito vi lascio le tappe e i profili delle altre ragazze del review party dove potete leggere le loro recensioni:

Timeless Hopeful Reader (che ringrazio ancora per aver organizzato l’evento): Instagram, Blog

Un Altro Bookblog: Instagram, Blog

La Libreria di Ophelia: Instagram, Blog

Sfumature e Sogni d’Inchiostro: Instagram, Blog

With Fire and Books: Instagram, Blog

Semplicemente Leggo: Instagram, Blog

Vivo Attraverso i Libri: Instagram, Blog

Andre.iread: Instagram, Blog

Claudia: Instagram, Blog